Luigi Dallapiccola – Sex Carmina Alcaei, per soprano e 11 strumenti

L

Luigi Dallapiccola – Sex Carmina Alcaei, per soprano e 11 strumenti

 

La lettura dei Lirici greci nel ripensamento poetico di Salvatore Quasimodo rappresentò per Dallapiccola uno stimolo creativo interessantissimo e, durante gli anni difficili della guerra, un conforto e un’oasi di serenità. Ne nacquero fra il ’42 e il ’45 i tre cicli delle Liriche greche, di cui i Sex Carmina Alcae, composti per secondi nel 1943, costituiscono nella disposizione definitiva la conclusione. I sei brevi frammenti di Alceo sono trattati come una sequenza di canoni basati su una serie di dodici note, partendo dai canoni più semplici fino ad arrivare al doppio canone per moto contrario e al canone cancrizans, ossia per moto retrogrado. «A quel tempo», scrive Dallapiccola, «quello che maggiormente m’interessava nel metodo dodecafonico era lo studio di nuove possibilità melodiche. Scelsi pertanto forme completamente contrappuntistiche». Anche in questa indicazione, dunque, si rivela uno degli aspetti essenziali della poetica dallapiccoliana, l’intento di sottomettere le strutture compositive più sofisticate e complesse alle ragioni dell’espressività, della più

limpida evidenza sonora, sotto il profilo sia vocale che strumentale.

Il titolo e i sottotitoli, espressamente imposti in lingua latina, sono un’ulteriore prova di quel distanziamento dall’attualità, così tipico di Dallapiccola, che sottintende invece una profonda, commossa partecipazione agli eventi dell’uomo e agli stati d’animo del momento. E in questo senso i poeti greci, con la loro «perfetta serentà», vanno intesi come una cartina di tornasole in cui si specchia la ricerca del compositore moderno, turbato ma non sopraffatto da avvenimenti drammatici. Si chiarisce così anche il significato della dedica: «Quest’opera, dedicata ad Anton Webern nel giorno del suo sessantesimo compleanno (3-12 1943), offro oggi, con umiltà e devozione, alla di Lui memoria». Questa dedica è datata 15 settembre 1945, il giorno in cui Webern morì.

Lev Markiz / Dorothy Dorow, Orchestra “A. Scarlatti” di Napoli della Rai – Radiotelevisione italiana
RAI – Radiotelevisione italiana, Sede Regionale per la Campania, Autunno Musicale a Napoli 1985

Articoli