Che Mozart diventasse improvvisamente popolare per via del bicentenario (ha mai cessato di esserlo? Lo diventerà mai?), c’era da aspettarselo. A furia di parlarne dovunque, e, come si dice oggi, “a tutti i livelli” (intanto da un autorevole settimanale si apprendeva che Mozart è stato grande a tutti i livelli, per nostra fortuna), qualcuno ha pensato bene di servirsene anche per la pubblicità. Che è come dire il massimo dei riconoscimenti. Ecco dunque i cani che si avviano fiduciosi alla loro pappa amorosamente scelta dai padroni che evidentemente se ne intendono e non sono discendenti di Salieri mimando il “pa-pa-pa-pa” (che poi riunito fa appunto, pappa, o forse papà) di Papageno e Papagena, sulle note di una colonna sonora maldestramente rifatta (il ritmo, signori, non è quello giusto; e poi, in che lingua lo facciamo, in tedesco o in italiano? Almeno fossero pastori tedeschi). Naturalmente, la maggior parte della gente non sa che si tratta di una “citazione” da Mozart. Ma per chi ha ideato la pubblicità, il richiamo deve essere stato irresistibile, e davvero onnicomprensivi i livelli. Qualcuno, poi, scoprirà che è Mozart, e magari comprerà (oltre al cibo per cani, s’intende) anche il disco del Flauto magico per sentire come fa nell’originale (speriamo che abbia la pazienza di arrivare fino in fondo, è solo lì che lo troverà, e dopo non poche peripezie).
Intanto, fra un’Onda Verde per viaggiare informati e un Che tempo farà col maggiore dalla voce sexy si può ascoltare un arrangiamento dell’Ouverture delle Nozze di Figaro. Ohibò, eravamo rimasti al primo tempo della Sinfonia in sol minore. Ma il tipo è lo stesso: base ritmica evidenziata e ripetuta ossessivamente sulla contrazione della melodia e del pur semplice giro armonico. Il tutto acquista tratti di deformazione grottesca, ma non manca l’effetto della comunicazione. Mozart fa l’occhiolino anche in questa veste, e ci augura il buongiorno. A tutti i livelli, “Amadeus”.